Festival di Sanremo 2011: Luca Madonia e Franco Battiato presentano “L’Alieno”

di Redazione 366 views2

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Ci tiene molto a precisarlo Franco Battiato, non sarà un concorrente del Festival di Sanremo 2011, il maestro, grande cantautore ma anche compositore, regista, scrittore e pittore, che nella sua lunga e prestiosa carriera ha affrontato ogni genere musicale, sarà solo il padrino del cantautore siciliano Luca Madonia che presenterà il brano “L’alieno”, una coppia che promette scintille, ed ha già ricevuto molti apprezzamenti dalla critica.


L’inedita coppia di cantautori Franco Battiato e Luca Madonia, nella serata di venerdì, in cui il Festival di Sanremo 2011 festeggia i 150 dell’Unità d’Italia canteranno “La notte dell’addio”, un brano molto conosciuto al grande pubblico. Franco Battiato, intervistato dal settimana Tv Sorrisi e canzoni ha spiegato perché la scelta fosse caduta proprio su quel brano, è una bella canzone tradizionale, dice, che sembra una canzone d’amore ma in realtà è un addio, come quello di un grande amore davanti alla morte.

Quanto alla sua particolare veste eccezionale di padrino di Luca Madonia, Franco Battiato ribadisce il concetto: “E’ un gesto di amicizia. E io antepongo l’amicizia agli affari e anche all’arte. Sanremo per Luca è un’occasione preziosa e lui la deve sfruttare bene. Speriamo di non venire scartati in una delle prime due sere. A me non cambierebbe molto, ma mi dispiacerebbe per Luca. Non rilascerò interviste e nessuno mi vedrà in giro”.

Commenti (2)

  1. Non è facile, per un artista introverso come Luca Madonia, adeguarsi alle regole dello show-business, accettare di mettersi in piazza per parlare delle banalità della vita quotidiana e con una superficialità disarmante.
    Un artista come Luca non lo farà.
    Continuerà ad esprimersi anteponendo a tutto la sua relazione con l’Universo.
    Ma se vogliamo riscattare la maltrattata dignità sociale, almeno per una volta, cambiamo le regole.
    Lasciamo che le immagini intimistiche e assolute entrino dentro ciascuno di noi, che diventino “sociale”.
    E’ l’Arte che deve entrare nella collettività, non il contrario.

  2. il commento di Salvo è molto interessante, mi piacerebbe approfondirlo con lui.
    Puccio

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