GLI SKUNK ANANSIE ABBANDONANO IL ROCK…

di Redazione 180 views0

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Per la prima volta nella loro quasi ventennale carriera, gli Skunk Anansie hanno deciso di esibirsi in versione acustica, abbandonando per una volta lo spirito rock che contraddistingue il loro live, dando vita a uno spettacolo sorprendente.

Credit: foto gentilmente concessa dall’ufficio stampa Carosello Records

Ebbene sì, Il risultato di questo evento è “An Acoustic Skunk Anansie – Live in London”, il CD + DVD che uscirà, per Carosello Records, il 24 settembre 2013. L’album, registrato il 15 aprile 2013 alla storica Belgravia Cadogan Hall di Londra, casa della Royal Philarmonic Orchestra, “An Acoustic Skunk Anansie – Live in London”, contiene versioni inedite e riarrangiate delle canzoni più amate della rock band.

Un ritratto intimo di una band fuori dagli schemi, con alle spalle una storia decisamente illustre che si avvicina a celebrare il 20° anniversario e che, nonostante ciò, ha saputo conservare il potere di provocare e stupire. “An Acoustic Skunk Anansie – Live In London” è un sorprendente e imperdibile documento di quella serata: per questo evento gli Skunk Anansie hanno attinto dal loro repertorio storico (da Hedonism a Secretely, da Charlie Big Potato a Week) e dai brani dei loro ultimi album in studio (compresi i successi di Squander, Because of you, My ugly Boy). In questa nuova forma, le canzoni portate in scena in questo live non hanno mai suonato in maniera più coinvolgente di così. “È stata una serata davvero speciale,” ha detto Skin. “Ha dimostrato un nuovo lato della band”. “Quando togli via tutto, molta bellezza, vulnerabilità e minaccia delle canzoni brillano in modi completamente nuovi, e vere sfumature della scrittura vengono fuori. Come artisti, è sempre importante guardare avanti”- aggiunge Skin- “ci siamo messi alla prova e abbiamo deciso di prendere un rischio cimentandoci con qualcosa che non avevamo mai fatto, sperando che il risultato sia qualcosa di veramente fresco e nuovo. È bello poter avere una nuova freccia nel nostro arco. E chissà che questo non potrebbe essere interessante da esplorare ulteriormente in futuro…”. Noi attendiamo!

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